Nichelatura chimica a medio fosforo

Nichelatura chimica a medio tenore di fosforo: rivestimento metallico controllabile in spessore, di lega nichel- fosforo con tecnologia electroless (senza impiego di corrente elettrica) che conferisce alla superficie caratteristiche di resistenza all' usura (principalmente) ed alla corrosione.

La nichelatura chimica nasce come rivestimento tecnico, con performance particolarmente elevate in termini di resistenza alla corrosione nei confronti dell'acqua marina.
Questa è la ragione principale per la quale ha trovato ampio impiego nel settore delle pipeline.
I componenti, realizzati in acciaio inossidabile austenitico, vengono rivestiti con alto spessore di lega nichel-fosforo con il duplice scopo di aumentare la resistenza alla corrosione e abbassare la frizione scongiurando così il possibile grippaggio tra le parti in contatto.

L'acciaio inossidabile austenitico, infatti, è molto tenero e il suo sfregamento genera un attrito elevato. Il nichel chimico a medio tenore di fosforo, invece, ha una durezza quantificabile in 650-700 Vickers contro i 160-180 degli acciai austenitici.   Successivamente al rivestimento è possibile aumentarne la durezza riscaldandolo fino ad una temperatura di 350-400°C ottenendo così durezze di 900-1100 Vickers. Un trattamento termico a temperatura più bassa, 180-240°C determina invece la sola deidrogenazione cioè la fuoriuscita dell'idrogeno formatosi durante le fasi di preparazione e durante la fase di rivestimento. La fragilità da idrogeno, che nel nostro caso solitamente si limita al riporto senza determinare cambiamenti nel substrato vista la bassa quantità formata da questo tipo di rivestimento, può diventare causa di criccatura del rivestimento stesso.

Questo rivestimento si applica su quasi tutti i metalli, con precauzioni diverse. I più comunemente rivestiti sono: acciai da costruzione, da bonifica, da cementazione, legati ed inossidabili, alluminio, ottone e  rame.

Developed by Kernel