Nitrurazione ionica in plasma

Nitrurazione ionica in plasma: trattamento termochimico che permette una variazione della composizione chimica e delle caratteristiche meccaniche dello strato superficiale del materiale ferroso, grazie all’azione combinata della temperatura, della durata e dell’atmosfera formata nella camera termica. Si effettua in plasma, a bassa temperatura con lo scopo di aumentare la durezza superficiale minimizzando, e talvolta eliminando, le deformazioni e le variazioni dimensionali.

Dove viene impiegato: si possono trattare tutti gli acciai, anche quelli non legati. Il risultato, in termini di incremento della durezza, è tanto più evidente quanto più ricco di elementi di lega è l’acciaio trattato. Così un acciaio al carbonio incrementa la propria durezza di circa 100 punti Vickers, mentre un acciaio mediamente legato giunge a durezze di 7-800 Vickers ed un acciaio inossidabile anche di 1100 Vickers.

Quali caratteristiche conferisce ai materiali:

  • La nitrurazione ionica determina, come scritto, un incremento di durezza nello strato superficiale del materiale.
  • Lo strato superficiale interessato da questo incremento è variabile in funzione del tempo di trattamento e della composizione chimica del materiale. Normalmente esistono 3 classi di indurimento: 0,05/0,1 mm per gli acciai inossidabili; 0,1 oppure 0,3 mm per gli acciai non inossidabili legati. Questo strato si intende “efficace” cioè una sezione in cui la durezza ha un un valore superiore o uguale a 100 Vickers in più rispetto al materiale non trattato.
  • Un effetto collaterale della nitrurazione ionica è il miglioramento della resistenza alla corrosione degli acciai “non inossidabili”. Attenzione però che gli acciai inossidabili, invece, diventano meno resistenti alla corrosione.
  • L’incremento di durezza normalmente determina una riduzione dell’attrito.
  • Le superfici nitrurate si prestano alla lucidatura, sia manuale che meccanica.

Dopo la nitrurazione ionica è opportuno non fare più alcuna lavorazione che asporterebbe la parte più pregiata del trattamento, lo “strato dei composti”  che normalmente non supera i 10 micron e che è il vero “strato buono” del trattamento in quanto molto duro e compatto. In caso di particolari con tolleranze molto ristrette è opportuno interporre, tra le lavorazioni di sgrossatura e di finitura, una distensione effettuata con lo scopo di far rilasciare le tensioni accumulate dal materiale a causa delle lavorazioni. Dopo la finitura meccanica si effettua la nitrurazione ea seguire solo l’eventuale lucidatura.

Disponiamo di impianto di nitrurazione ionica a doppia campana per pezzi lunghi fino a 2100 mm

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